Lavoro

Cassa Integrazione Ordinaria applicabile anche con caldo sopra i 35 gradi

Cassa Integrazione Ordinaria, applicabile anche con caldo eccessivo sopra i 35 gradi le indicazioni dell’Inps e dell’Inail. A fronte di una temperatura superiore a 35 gradi e conseguente riduzione o sospensione dell’attività, è possibile richiedere la cassa integrazione ordinaria con causale “eventi meteo”.

Lo hanno ricordato l’INPS e l’INAIL in un comunicato stampa congiunto del 26 luglio scorso precisando che il ricorso all’ammortizzatore sociale può avvenire anche con temperature registrate inferiori perché ciò che conta è quanto viene percepito anche in relazione all’attività svolta. Nella domanda di CIGO e nella relazione tecnica che deve essere allegata alla richiesta, l’INPS ha inoltre ricordato che si devono solo indicare le giornate di sospensione o riduzione dell’attività e specificare il tipo di lavorazione in atto.

Non è necessario produrre dichiarazioni di ARPAL (Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro) o di qualsiasi altro organismo certificato che attestino l’entità della temperatura, né produrre i bollettini meteo. L’INPS provvede, infatti, autonomamente ad acquisire d’ufficio i bollettini meteo e a valutarne le risultanze anche in relazione alla tipologia di attività lavorativa in atto.

Le istruzioni si ricorda nel comunicato sono contenute nella circolare INPS 139 del 1° agosto 2016 e nel messaggio 1856 del 3 maggio 2017. Tuttavia, le sedi territoriali INPS, nonché la direzione centrale ammortizzatori sociali INPS, sono a disposizione delle aziende per fornire consulenza su tale tipologia di richieste nonché completa assistenza nella presentazione delle domande e in tutte le fasi che seguono.

Dal canto suo, l’INAIL, con un comunicato stampa del 17 luglio scorso, ha reso noto di aver pubblicato una “Guida informativa per la gestione del rischio caldo”. La guida contiene una serie di materiali informativi relativi alle patologie da calore, alle raccomandazioni per una corretta gestione del rischio, alle condizioni patologiche che aumentano la suscettibilità al caldo e ai temi della disidratazione e dell’organizzazione delle pause. I materiali sono stati raccolti in un unico documento che consente di disporre di una guida pratica e di facile consultazione per gestire il rischio di esposizione al caldo nei luoghi di lavoro, al fine di mitigare gli effetti sulla salute e di prevenire i rischi.

Redazione

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