Giustizia tributaria: concorsi aperti anche ai laureati in discipline economiche

Giustizia tributaria: concorsi aperti anche ai laureati in discipline economiche

15 Settembre 2022 Off Di EconomiaFinanzaNews

La legge n. 130 del 31 agosto 2022 possiamo affermare che ha riformato strutturalmente la giustizia tributaria e una parte del processo tributario. Le novità che hanno apportato a seguito dell’approvazione della riforma sono molte: le Commissioni tributarie diventano Corti di giustizia tributaria di primo grado; i laureati in economia possono partecipare al concorso per magistrati tributari; viene istituita la sezione tributaria della Corte di Cassazione.

Ma da quando decorrono le diverse disposizioni legislative previste dalla riforma? Da quando entrano in vigore le disposizioni della riforma della giustizia tributaria?

Dal 16 settembre 2022

La nomina a magistrato tributario si conseguirà con un concorso per esami bandito in relazione ai posti vuoti e a quelli che si renderanno tali nel quadriennio successivo per i quali potrà essere attivata la procedura di ingaggio.

Quali saranno le prove?

Il concorso sarà suddiviso in:

  • Due prove scritte, con la prevalente funzione di verificare la capacità di inquadramento logico sistematico del candidato; consisterà nella redazione di due elaborati teorici (rispettivamente sul diritto tributario e sul diritto civile o commerciale);
  • Una prova scritta teorico-pratica di diritto processuale tributario;
  • Una prova orale sulle materie di diritto tributario e diritto processuale tributario; diritto civile e procedura civile; diritto penale; diritto amministrativo e costituzionale; diritto commerciale e fallimentare; diritto dell’Unione europea; diritto internazionale pubblico e privato; contabilità aziendale e bilancio; elementi di informatica giuridica;
  • Colloquio su una lingua straniera (a scelta fra inglese, spagnolo, francese o tedesco).

Il punteggio minimo da conseguire negli scritti, per accedere all’orale, dovrà essere di dodici ventesimi (12/20)
Saranno idonei i candidati che otterranno un punteggio non inferiore a sei decimi (6/10) in ciascuna delle materie della prova orale e un giudizio di sufficienza nel colloquio in lingua straniera, e comunque una votazione complessiva nelle due prove non inferiore a 90 punti.