Bonus 150 euro a novembre: ecco a chi spetta

Bonus 150 euro a novembre: ecco a chi spetta

19 Settembre 2022 Off Di Redazione

Con il Decreto Aiuti-ter arriva il bonus 150 euro, è un’indennità una tantum elargita a lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati e invalidi con redditi entro i 20.000 euro lordi annui. Viene erogato direttamente in busta paga o mediante INPS.

Vediamo insieme a chi spetta il bonus 150 euro e quali sono le categorie dei beneficiari: lavoratori dipendenti pubblici e privati; pensionati; lavoratori domestici; percettori di Reddito di Cittadinanza; lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo; incaricati di vendite a domicilio; lavoratori autonomi e liberi professionisti; titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa; disoccupati percettori di NASpI, DIS-COLL e disoccupazione agricola; collaboratori sportivi; dottorandi e assegnisti di ricerca.

l nuovo bonus 150 euro, è un’indennità una tantum, ossia ogni soggetto può percepirla una sola volta, e non costituisce reddito ai fini fiscali; non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile; non costituisce reddito né ai fini fiscali, né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali.

QUALI SONO I REQUISITI PER RICHIEDERE E OTTENERE IL BONUS 150 EURO?  Il Decreto Aiuti Ter specifica i requisiti necessari per ottenere il bonus 150 euro per le diverse categorie di soggetti, ovvero: per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato: il bonus 150 euro spetta a tutti coloro che hanno una retribuzione imponibile nella competenza di novembre non superiore a 1.538 euro.

Per gli assegnisti e i dottorandi di ricerca: avere contratti attivi al 18 maggio 2022, essere iscritti alla gestione separata INPS, non essere iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie e non essere titolari di pensione; Per i percettori di Reddito di Cittadinanza: non aver percepito il bonus 150 euro come altra categoria di soggetti.

Per i pensionati: essere titolari residenti in Italia di trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022, è un reddito personale (al netto dei contributi previdenziali e assistenziali) non superiore a 20.000 euro.

Per i disoccupati: aver percepito le prestazioni di NASpI, DIS-COLL e disoccupazione agricola a novembre 2022;
Per i lavoratrici e lavoratori domestici: aver ricevuto il bonus 200 euro del Decreto Aiuti e avere in essere uno o più rapporti di lavoro alla data dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti Ter; Per i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.): avere contratti attivi alla data del 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto Aiuti), essere iscritti alla Gestione separata e non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e avere un reddito derivante dai rapporti di lavoro non superiore a 20.000 euro.

Per lavoratori intermittenti e stagionali: aver svolto prestazioni per almeno 50 giornate e avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 20.000 euro; Per le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo: essere iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo e aver versato almeno 50 giornate di contributi. Inoltre devono avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 20.000 euro per il 2021.

Per i lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie: devono essere stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile (contratto d’opera). Per il 2021 deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile. Inoltre devono essere già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio; Per gli autonomi e i professionisti con partita IVA: l’indennità una tantum prevista dal Decreto Aiuti convertito e in via di erogazione, come vi spieghiamo in questo articolo, è incrementata di 150 euro a condizione che, nel periodo d’imposta 2021, tali lavoratori abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

Per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport: essere stati già beneficiari dell’indennità per l’emergenza Covid del Decreto Sostegni bis (Bonus 2400 euro INPS); Per gli incaricati alle vendite a domicilio: avere un reddito nell’anno 2021 derivante dalle attività di vendita a domicilio superiore a 5.000 euro, essere titolari di partita IVA attiva ed essere iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio.

COME RICHIEDERE IL BONUS 150 EURO? Il bonus è erogato ai lavoratori dipendenti previa autodichiarazione e in automatico ai pensionati e ai percettori di NASPI, DIS-COLL e Reddito di cittadinanza. Tutti gli altri dovranno presentare un’apposita domanda all’INPS tramite i canali telematici dell’INPS per cui le credenziali di accesso ai servizi sono le seguenti: SPID di livello 2 o superiore; Carta di identità elettronica 3.0 (CIE); Carta nazionale dei servizi (CNS).

In alternativa al portale web, le indennità da 150 euro possono essere richieste tramite il servizio di Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). Per coloro che non sono in possesso di nessuna delle anzidette credenziali, è possibile presentare domanda attraverso gli Istituti di Patronato.

QUALI SONO LE MODALITà DI EROGAZIONE DEL BONUS 150 EURO? Le modalità di erogazione cambiano in base alla categoria di appartenenza. Vediamo i dettagli: Ai pensionati direttamente con la pensione di novembre; i lavoratori dipendenti nella busta paga di novembre 2022; Per quanto riguarda i co.co.co., assegnisti, dottorandi, lavoratori autonomi con o senza partita IVA, stagionali, colf e badanti, lavoratori dello spettacolo e sportivi, incaricati di vendite a domicilio, tutte queste categorie devono presentare un’ apposita domanda.

Per ciò che concerne i percettori dell’indennità NASPI, DIS-COLL o disoccupazione agricola di novembre in caso di disoccupati, avranno un’ incremento dell’indennità che percepiranno a novembre pari a 150 euro. Per quando riguarda i percettori del Reddito di Cittadinanza percepiranno il bonus 150 in automatico con la ricarica del mese di novembre.
Le modalità dettagliate di corresponsione del bonus 150 euro saranno fornite dall’INPS. Entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto Aiuti Ter in Gazzetta Ufficiale, su cui vi aggiorneremo.

QUANDO SARÀ PAGATO IL BONUS 150 EURO? Il bonus 150 euro sarà pagato nel mese di novembre 2022 ai: lavoratori dipendenti; Ai nuclei beneficiari di Rdc; I titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione; I titolari di NASpI, DIS-COLL, alla platea dei beneficiari di disoccupazione agricola 2021 e dei già beneficiari delle ex Indennità Covid 2021.

I lavoratori appartenenti alle categorie chiamate a presentare domanda, tra cui anche autonomi con partita IVA, potrebbero ricevere il bonus in ritardo. Ciò dipende da quando sarà pubblicata la procedura definitiva per la presentazione delle domande, su cui vi aggiorneremo.