Cronaca

Disoccupato non riceve la Naspi: sfonda la vetrata dell’Inps

Quanto comunicato dalla testata giornalistica “CORRIERE TORINO” vi comunichiamo quant’è successo.
La sua cartella è stata “sigillata” e avrebbe dovuto essere certificata dalla Naspi il 30 aprile, ma vuole a tutti i costi entrare nella sede dell’Inps di via XX settembre per un sopralluogo.
Quando un supervisore gli ha spiegato che non era possibile senza appuntamento, ha perso la testa e ha lanciato lo scooter contro la porta, colpendo la testa del supervisore e sfondando la finestra dell’ingresso.
Un uomo di 35 anni è stato fermato questa mattina dai carabinieri e portato in questura per accertamenti. Gli investigatori stanno ora esaminando la sua posizione, ma quasi certamente riferiranno il suo danno.
È successo questa mattina, 26 aprile, poco dopo le 10.
Il 35enne, da poco licenziato dall’azienda e reduce da un periodo di malattia, si è recato in un’altra sede dell’Inps per un appuntamento il 9 maggio.
Non sapeva che martedì prossimo avrebbe trovato sul suo conto corrente i soldi della «disoccupazione» ed era ansioso di controllare la sua posizione. «Sembrava tranquillo – ha raccontato la sorvegliante -, ma appena gli ho detto che senza un appuntamento non sarebbe potuto entrare, ha cominciato ad agitarsi senza motivo. Ho provato a tranquillizzarlo, ma è stato inutile».
L’uomo ha iniziato a inveire contro l’incolpevole addetta pronunciando frasi sconnesse: «Non mi vogliono dare i miei soldi!». E a peggiorare la situazione ci ha pensato un altro utente in coda: «Fossi in te io farei casino».
Il 35enne ha accolto subito il consiglio, sollevando un pesante monopattino elettrico a noleggio, lanciandolo contro una finestra e urlando: “Adesso te lo dico”. I poliziotti sono scappati in tempo e si sono nascosti all’interno per rifugiarsi, ma l’uomo ha ripreso il motorino e ha sfondato la seconda porta del cancello. In quel momento è suonata la sirena e pochi minuti dopo sono arrivate in via XX Settembre due volanti della polizia e gli agenti lo hanno fermato. «La pratica in questione è stata definita, ma quella persona non ha dato modo al dipendente di fornire le informazioni necessarie – spiega l’Inps -.
Per fortuna il supervisore, bravo a mantenere la calma, non è rimasto ferito. Ora valuteremo la possibilità di detrarre dall’importo l’importo della perdita».
EconomiaFinanzaNews

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